lunedì 13 ottobre 2014

Antonietta Perrone : testimonianza dell'esperienza in BENIN (AFRICA CENTRALE) anno 2013











Antonietta Perrone è cofondatrice della nostra  associazione “Humanitas Italia”, è ingegnere biomedico e oltre a svolgere con la massima professionalità il suo lavoro manifesta in ogni modo e in ogni forma la viscerale propensione ad aiutare il prossimo.
Partita dalla contrada Santa Lucia di Caiazzo, Antonietta ha sempre contato sulle sue forze, sulla sua fine intelligenza e sulla sua grandissima determinazione.
Con la nostra associazione contribuiremo a perpetrare il suo progetto per l’Africa Occidentale dove tra il mese di ottobre e di novembre dell’anno 2013 si è cimentata nella XV missione umanitaria in Benin organizzata dall’Associazione Konou Konou Africa Onlus, presieduta dal Prof. Enrico Di Salvo, Direttore del DAI di Chirurgie specialistiche, Nefrologia dell’A.O.U. Federico II di Napoli, e per la quale lavora dal 2011 come ingegnere clinico
Antonietta sarà anche tra i primi volontari di Humanitas Italia a cimentarsi nella nostra prossima missione  in Kosovo …  passando prima dalla  Bosnia!




Nella sua appassionata testimonianza ci si sente invasi da tutta la sua energia, da tutta la sua innata propensione a condividere ed aiutare il prossimo



Erano diversi anni che sentivo il  forte desiderio di voler raggiungere quella fantastica gente, di voler camminare su quella magica terra rossa, di provare a dare il mio piccolo contributo al popolo africano, che ha avuto la sfortuna di nascere in una terra disagiata,  offesa e martoriata per secoli dai potenti del pianeta, dai potenti di “un Occidente ricco ed opulento”.


“… Nelle settimane della mia permanenza ho visto, per la prima volta nella mia vita , la vera grande miseria, la sofferenza di un popolo che sopravvive con grande dignità alle disumane ingiustizie dei potenti della Terra,  che pur restano fratelli di quello stesso popolo.

Mi hanno colpito in particolare i bambini dell’orfanotrofio di Pau, che l’Associazione aiuta da anni, e  i tanti bambini affamati che ogni giorno incontravo per strada vagare senza meta, alcuni senza un arto, abbandonati ad un destino crudele che qualcuno ha avuto la crudele presunzione di scegliere per loro. Porterò per sempre con me i loro sguardi, incoscienti di quello che il futuro gli riserva ma al tempo stesso stracolmi di  vita e desiderosi di pace. Così come conserverò per sempre, tra i miei ricordi,  le luci di quei milioni di candeline accese nella notte  per  far luce ai cuori affranti di quei villaggi fantasma." 





"Nella quasi totalità dei villaggi del Benin non c'è luce, non c'è acqua, non ci sono servizi e la maggior parte dei bambini che nascono non vengono registrati. Ricorderò per sempre i tanti malati conosciuti negli  Ospedali camilliani di Zinviè e Zagnanado,  la dignità con la quale affrontano il dolore, nonostante le gravi carenze di servizi igienico- sanitari delle strutture ospedaliere che li ospitano, deve essere un insegnamento per tutti noi. 

Meritano di tornare a sorridere alla vita e soprattutto meritano che la vita gli ritorni a sorridere, quella stessa vita che gli ha serbato grandi dolori"
“… E al rientro nella tua terra, ti rendi conto che la  vera ricchezza, la sola che conta in questa giostra chiamata "vita", è dentro ciascuno di noi e non è fatta di beni materiali”.  
Tutti noi possiamo aiutare questo  popolo a rialzarsi, a ritornare a sperare”.

Grazie Antonietta per quello che fai per gli altri, grazie per essere così, grazie per aver fondato e per condividere con noi l’esperienza di Humanitas Italia.






Nessun commento:

Posta un commento

chiunque desidera commentare i post pubblicati sul nostro sito e sul nostro blog è libero di farlo purché in forma non anonima ed assumendosene la personale e totale responsabilità. Ogni commento che sarà giudicato non consono al linguaggio ed allo stile del sito e del blog sarà eliminato